Investigatori privati: Cia in difficoltà, gli 007 vanno dai privati

Cia investigatori privati: in difficoltà, gli 007 vanno dai privati
Negli ultimi 10 anni c’è stato un massiccio esodo di molti ufficiali di alto livello, allettati dai lauti stipendi delle aziende private.
Dall’11 settembre a oggi la Cia si è vista portare via 91 ufficiali di alto grado con decenni di esperienza sulle spalle, attratti dai mega stipendi offerti dalle compagnie private che si occupano di intelligence e sicurezza.
Dal 2001 sono cambiati tre direttori, quattro vicedirettori con mansioni operative, e tutti i cinque capi divisione che lavoravano nell’Agenzia il giorno degli attentati.
Si tratta di un fenomeno inedito per la Cia, dove tradizionalmente i veterani prossimi alla pensione preferivano evitare ogni coinvolgimento con le aziende private, per una sorta di codice d’onore basato sulla discrezione e sull’idea che questo particolare lavoro non consentisse fughe di notizie e in fin dei conti proseguisse anche oltre la pensione.
Piuttosto consueta tra i militari che lasciano l’attività e gli ex parlamentari, questa fuga sta invece inquietando i vertici di Langley, alle prese con l’ennesima riduzione del budget e preoccupata dalla perdita di ufficiali esperti che in passato hanno fatto la fortuna dell’intelligence a stelle e strisce.
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