Concorrenza sleale Groupalia: l’azienda nel mirino dell’Antitrust

Concorrenza sleale Groupalia: l’azienda nel mirino dell’Antitrust

Il Garante ha aperto un’istruttoria per avere diffuso “informazioni ingannevoli”.

La notizia è di qualche giorno fa: Groupalia, il portale delle offertissime, dove milioni di italiani acquistano a prezzi fuori mercato cene al ristorante, trattamenti di bellezza, week-end e oggetti di ogni tipo, è finito nel mirino dell’Antitrust. Il Garante per la concorrenza ha aperto un procedimento d’istruttoria sulal società – che conta 4 milioni di iscritti, e vende 1,5 milioni di coupon all’anno –  per scarsa trasparenza delle informazioni, pubblicità ingannevole e ingiustificati ritardi nella restituzione delle somme.

Migliaia di denunce

L’avvio dell’istruttoria segue alla segnalazione dell’associazioni dei consumatori Cittadinanzattiva, che ha deciso di agire dopo avere ricevuto numerose denunce parte delle “vittime” di Groupalia, che in più di un’occasione ha mancato di inviare prodotti già pagati, e non ha fornito assistenza nei casi di reclamo.

Beni non altezza delle promesse

Nel dettaglio, si legge nella nota dell’Autorità, a Groupalia viene contestato l’avere diffuso attraverso il proprio sito internet informazioni ingannevoli, per esempio in merito all’entità dello sconto applicato e del prezzo finale del bene o del servizio oggetto della promozione”.