Responsabilità penale delle società: il Dlgs 231

Che cos’è il Dlgs 231/2001?
Prende il nome di “modello di organizzazione e gestione” o “Modello ex Dlgs 231 /2001″ ed è un atto privato adottato da una persona giuridica, o associazione priva di personalità giuridica, volto a prevenire la responsabilità penale derivante dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231.
Cosa cambia ?
Tale normativa, ha per oggetto la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ed è in vigore dal 4 luglio 2001.
Introduce nell’ordinamento italiano, in conformità a quanto previsto anche a livello europeo, un nuovo regime di responsabilità denominata “da reato”, derivante dalla commissione o tentata commissione di determinate fattispecie di reato nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi.
Quali le principali tipologie di reato ?
Tra le tipologie di reati, identificati dal legislatore, riportiamo:
- Indebita percezione di erogazioni pubbliche (reati contro la pubblica amministrazione);
- Truffa ai danni dello Stato o di altro Ente Pubblico (reati contro la pubblica amministrazione);
- Illegale ripartizione degli utili;
- Falsità nelle comunicazioni sociali;
- Operazioni in pregiudizio dei creditori;
- Formazione fittizia del capitale;
- Indebita influenza nell’assemblea;
- Ostacolo all’esercizio della funzione di pubblica vigilanza;
- Aggiotaggio;
- Frode informatica a danno dello Stato o di altro Ente Pubblico;
- Corruzione;
- Concussione;
- Reati in tema di erogazioni pubbliche;
- Reati contro la personalità individuale.
Quali le finalità di questa norma ?
Introdurre l’obbligatorietà dei modelli di organizzazione e di gestione i cui contenuti devono rispondere alle seguenti esigenze:
- individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati;
- predisporre specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni della società in relazione ai reati da prevenire;
- individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione di tali reati;
- prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del modello organizzativo;
- introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello organizzativo.
Come si adempie agl’obblighi legislativi che derivano da questa norma ?
- prima di qualsiasi cosa, e prima ovviamente di commettere il fatto, redarre dei modelli organizzativi e gestionali idonei a prevenire reati;
- creare un organismo interno all’ente/azienda con il compito di vigilare efficacemente sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli, curandone anche il loro aggiornamento;
- definire i modelli di organizzazione e gestione;
- essere in grado di evitare la commissione del reato se non mediante l’elusione fraudolenta dei modelli stessi (particolare fondamentale che significa creare modelli e procedure di controllo assolutamente efficaci ed efficienti);
- mappare le attività dell’ente/azienda dove esistono maggiori opportunità per commettere i reati sopra descritti;
- definire protocolli formativi specifici diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire;
- definire risorse economiche e rispettive procedure di gestione per impedire la commissione di reati
Utilità dei modelli di organizzazione e gestione
La responsabilità è esclusa se la società, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati della specie di quello verificatosi.
L’accertamento della responsabilità della società, attribuito al giudice penale, avviene (oltre all’apertura di un processo ad hoc nel quale l’ente viene parificato alla persona fisica imputata) mediante: – la verifica della sussistenza del reato presupposto per la responsabilità della società; – il sindacato di idoneità sui modelli organizzativi adottati.