
Verifiche preassuntive: recruiting più che il curriculum conta la tracciabilità sul web
Cambiano i meccanismi del recruiting: più del curriculum vitae conta la tracciabilità in Rete del candidato, che non deve fare passi falsi.
La selezione del personale diventa sempre più virtuale e l’importanza di un profilo in rete pulito e professionale sta soppiantando il vecchio curriculum vitae.
Questo sembra essere il trend dominante delle grandi multinazionali statunitensi, ma anche le aziende italiane sembrano adeguarsi a questa tendenza.
Più che un curriculum vitae polposo e ricco di competenze, infatti, le aziende sono interessate a valutare i candidati da un punto di vista differente e, per certi versi, inedito, cercando informazioni in Rete (verifiche preassuntive) e ponderando l’assunzione sia sulla base di quanto restituisce Google effettuando una ricerca specifica, sia della presenza su Internet all’interno di alcuni social network, come Facebook e Twitter.